Gastronomia Roma: i primi ed i secondi della tradizione romana

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Oltre ad un turismo classico, incentrato sulle grandi città culturali e le zone di mare, l’Italia si presenta come protagonista assoluta del turismo enogastronomico. Non a caso, il New York Times ha recentemente eletto Roma come capitale dell’enogastronomia. Tanti sono i ristoranti tipici a Roma che offrono ai clienti il meglio della cucina locale, ma per essere più informati ed aggiornati è stata creata un’apposita guida chiamata The Rome Digest. Realizzata grazie al contributo di 5 esperte mondiali del settore, presenta all’interno consigli pratici su dove mangiare prelibatezze made in Italy. In tempi di crisi, c’è da rallegrarsi di una notizia che fa bene al turismo ed all’economia dell’Italia.
Soddisfazione per tale riconoscimento è stata espressa anche da numerosi assessori del comune di Roma.

Ma da cosa è caratterizzata la cucina capitolina? Iniziamo il nostro viaggio tra i sapori tradizionali di questa splendida città, pietanze e piatti tipici che non possono mancare durante un viaggio a Roma. Iniziamo con il dire che bisognerà dimenticare dieta e mangiare leggero. Per assaporare questi cibi ci vuole anche la giusta dose di condimento.

In un classico pasto alla romana non può assolutamente mancare un primo piatto, il più famoso è rappresentato probabilmente dagli spaghetti alla carbonara dove uova, pecorino, guanciale e pepe sono ingredienti fondamentali. Continuiamo con un classico senza tempo: l’amatriciana. Pomodoro, pecorino e pancetta condiscono una pasta deleziosa. È assolutamente indispensabile utilizzare i bucatini per rispettare la ricetta tradizionale nata in un paese dell Ciociaria, Amatrice, da cui il nome del famoso piatto. Concludiamo il nostro percorso tra i primi, con i rigatoni alla pagliata. Anche in questo caso troviamo il pecorino romano come ingrediente, ma la caratteristica di questa pietanza è il sugo fatto con interiora di manzo.

Le interiora di animale sono molto comuni nella cucina romana, anche tra i secondi piatti si ritrovano spesso anche per accompagnare piatti principali. È il caso della buonissima porchetta romana, impreziosita da cuore e fegato di manzo. Il secondo piatto più tradizionale è però l’abbacchio, l’agnello da cucinare in vario modo. Quello alla romana prevede l’utilizzo di aglio ed olio per rosolare la carne, poi si aggiunge del prosciutto e si condisce con sale, pepe ed aceto.

Mangiare a Roma non è costoso, vi sono molti locali che offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo, anche in zona colosseo. Per un buon pasto al volo tra un monumento e l’altro, potrete optare tra pizzerie e panetterie dove gustare ottime focacce.


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