Machu Picchu, la meraviglia del mondo scoperta 100 anni fa

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Il 24 luglio 2011 un importante anniversario è stato celebrato: il centenario della scoperta di Machu Picchu. Sono passati cento anni da quando l’archeologo dell’Università di Yale, Hiram Bingham, scopri uno dei più importanti siti archeologici mondiali, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ed una delle sette meraviglie del mondo. I misteri che avvolgono Machu Picchu sono numerosi, a partire dalla paternità della scoperta. Si dice che gli abitanti del luogo fossero da tempo a conoscenza di quella città posta a più di 2.000 metri di altitudine, o che altri studiosi avessero in precedenza rinvenuto la spettacolare Machu Picchu. Fatto sta che il mondo ha conosciuto questa meraviglia grazie a Hiram Bingham. Fino al 28 Agosto a Roma vi sarà una mostra fotografica per celebrare il centenario durante la quale sarà esposta una copia di un documento raffigurante una cartina geografica con un punto indicante la didascalia proprio di Machu Picchu, questa incredibile testimonianza risale al 1800 ed è attribuita all’italiano Antonio Raimondi morto nel 1890.

Ma che cos’è Machu Picchu e perché attrae milioni e milioni di persone? Ci troviamo in Perù, qui sorge il Parco Archeologico di Machu Picchu, che racchiude le rovine di quella che viene considerata una città Inca. È situata nella zona est della Cordigliera di Vilcabamba, immersa in uno scenario naturale da brividi. Una perfetta armonia tra le montagne e la vegetazione in cui Machu Picchu si inserisce perfettamente.  Il sito appare diviso in una zona dove vi si viveva e si svolgevano le attività quotidiane ed in un’altra con funzione prettamente agricola. La prima area ha una particolare forma ad “U” e presenta circa 300 scalini che ne rendono ancor più maestosa la vista. La struttura di Machu Picchu presenta grandi terrazzamenti ed è quasi interamente costruita in granito. La sua funzione è oggetto di dibattito da moltissimi anni: chi la considera una residenza imperiale e chi un luogo di culto; durante gli scavi che l’hanno riportata alla luce sono stati rinvenuti numerosi scheletri quasi sicuramente di donne oggetto di sacrifici al dio Sole. In realtà pare che circa l’80% della popolazione che qui dimorava era costituita da donne, in tutto dovevano esserci circa 1000 persone. I misteri circondano anche la fine di questa popolazione e di Machu Picchu, che rimase per anni come immobile nella foresta. La gran parte del mondo accademico crede che gli ultimi esponenti della civiltà inca non conoscesse già questo sito e questo spiegherebbe come mai i coloni spagnoli non scoprirono mai Machu Picchu. Oggi viene da pensare che a prescindere da chi sia il reale primo scopritore, da quale fosse l’effettiva funzione della città antica e dai vari misteri che circondano questo sito, il mondo moderno ringrazia ed è felice di poter ammirare e conoscere questa meraviglia del mondo.


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