Il Museo Egizio di Torino, in Italia

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Chi l’ha detto che per respirare un po’ d’aria di antico Egitto ci si debba necessariamente spingere nelle lontane terre delle piramidi e della Sfinge? Soprattutto in questi periodi, per ovvi motivi di attualità, il museo egizio di Torino è un’alternativa valida e sembra essere l’unica via d’uscita per soddisfare la propria curiosità e sete di conoscenza.

Probabilmente non è la prima cosa che viene in mente quando si pensa a Torino, ma nella città del Lingotto si trova quello che è considerato, per il valore dei reperti presenti, il più importante Museo Egizio del mondo dopo quello del Cairo e che richiama un gran numero di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Il Palazzo che lo ospita risale al XVII secolo ed è la sede dell’Accademia delle Scienze. La fondazione del museo risale al 1824, ad opera di Carlo Felice, il quale comprò la collezione di un console francese in Egitto: Bernardino Drovetti, che fu in seguito ampliata con i ritrovamenti di Ernesto Schiapparelli e consta di circa 30 mila pezzi tra cui i più importanti: le statue delle dee Iside e Sekhmet, quella di Ramessee II e del Re Thutmosi III, la statua del famoso Anubi, dio della necropoli e dell’imbalsamazione; Iside, Osiride, la tomba intatta di Kha e Merit il cui corredo funebre, ben 506 oggetti, dà modo di conoscere abitudini alimentari, costumi e passatempi di una tipica famiglia benestante dell’antico Egitto. E non solo….

Insomma: non mancano gli ingredienti per regalarci un tuffo nel passato più antico e consentirci di ammirare e conoscere da vicino una delle civilità più affascinanti e misteriose di tutti i tempi.


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