Cibo, mare, sole e divertimento. Le Filippine sono note al mondo per essere un paradiso sulla terra. Più di settemila isole formano questo arcipelago di cui solo duemila sono abitate. Trenta vulcani, dieci dei quali sono considerati attivi, fiumi, e spiagge bellissime. Il paradiso terrestre sulla terra, insomma, diviso in tre parti: Luzon, di cui fanno parte la capitale Manila e le due terre Mondoro e Marinduque; Midanao che è la seconda isola più grande e Visayas, che comprende tutte le altre isole. Ma visto che la geografia non è mai stata il mio forte mentre il rapporto con le persone e con il cibo si, il nostro percorso odierno all’interno delle Filippine sarà proprio dedicato al cibo. La prima cosa da sottolineare, però, a proposito di questa terra, è il grande senso di ospitalità insito nei filippini. Gli ospiti, infatti, vengono accolti come membri della famiglia. E qui, proprio nell’intimità delle case filippine potrete gustare il cibo migliore di queste zone.
Quali sono? Le Filippine hanno dei piatti tipici comuni a tutte le isole ma, naturalmente, hanno anche quelli unici per ogni zona. Riuscite ad immaginare la varietà di scelta che potrete trovare in un posto formato da più di duemila isole abitate?
La cucina di questa nazione è un mix tra piatti ispanici, cinesi, americani, e diversi altri paesi asiatici, il tutto, però, adattato con gli ingredienti che si trovano sul luogo e, soprattutto, per il gusto dei filippini stessi. Ecco spiegata, quindi la presenza, tra i piatti tradizionali, di pesce fritto accompagnato dal riso, paella, Lechon (maiale intero arrosto), Longganisa (salsiccia filippina), Adobo (pollo oppure carne di maiale grigliato in aglio, aceto, olio e salsa di soia), Kaldereta (ovvero lo stufato di carne in salsa di pomodoro), o i più strani Puchero (banane e carne in salsa di pomodoro), Kare-kare (coda di bue e verdure cucinate in salsa di arachidi), e Hamonado (maialein salsa di ananas). Chi vuole poi provare una vera e propria esperienza da brivido può tentare anche di mangiare i piatti di alcune delle isole minori, tutti a base di varani, serpenti e cavallette. In ogni caso l’elemento principale che accomuna tutte le cucine dell’arcipelago resta, come in ogni regione dell’Asia che si rispetti, il riso. In ogni isola, poi, oltre al brivido degli animali esotici, si possono gustare diversi tipi di cottura, dalla bollitura nel latte di cocco alla cottura in brodo acido a base di tamarindo, dalla grigliata alla frittura classica. Insomma ce n’è per tutti i gusti, avventurieri e non. Per quanto riguarda il periodo di vacanza, tutte le guide suggeriscono di visitare le Filippine da novembre a marzo. In generale, infatti, hanno un clima tropicale marittimo con abbondanti precipitazioni e molta umidità, soprattutto nel periodo delle piogge che va da giugno ad ottobre.
Un ultimo suggerimento per tutti coloro i quali vogliono fare tappa a Manila e atterrare all’aeroporto internazionale Ninoy Aquino: non fermatevi più del tempo necessario all’interno dell’aerostazione e non date retta agli sconosciuti. Mi raccomando!
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