Procida, l’isola incontaminata del golfo di Napoli

Archiviato in: italia  

Procida è forse l’isola meno conosciuta del golfo di Napoli, ma la sua bellezza merita un po’ più di attenzione. Si trova a sole 12 miglia dal capoluogo campano e nelle immediate vicinanze della più nota Ischia, conta circa 11.000 abitanti distribuiti su una superficie intorno ai 4 Km quadrati. Un’elevatissima densità di popolazione per l’isola più piccola dell’arcipelago partenopeo. Il turista che vi approda non troverà negozi eleganti o locali alla moda, ma un centro accogliente e genuino che saprà allietare le giornate estive con le sue scogliere, il suo mare, i suoi paesaggi che richiamano sapori ed odori della tradizione popolare. In tanti nei secoli hanno subito il fascino dell’isola di Procida, la cui storia inizia con i Micenei tra il XVII ed il XVI secolo a. C. le cui tracce sono arrivate fino ai nostri giorni, ma vi sono testimonianze anche del passaggio di cumani, romani e normanni.

Isola di procida luoghi da visitare

L’isola di procida ha un solo porto commerciale, quello di Marina Grande la cui banchina è caratterizzata da grotte scavate nel tufo utilizzate, una volta, come rimessa per le barche ed adattate oggi a piccoli negozi. Uno dei luoghi più amati è il borgo Corriccella al quale si arriva attraverso ripide scalinate. Qui le stradine sono occupate da numerose case colorate, per lo più appartenenti a pescatori, ma con il tempo la zona è divenuta sede di ristoranti e hotel tra i più ricercati. Le varie casupole, quasi appoggiate le une sulle altre, regalano una vera cartolina dell’isola. Non molto distante troviamo il Castello, meglio noto come Palazzo Reale risalente al 1563 e al cui fianco sorge il carcere, chiuso oramai dal 1988.

La marina più famosa è denominata Chiaiolella, piccola spiaggia, nota anche per essere punto di partenza per giungere alla Vivara isolotto di origine vulcanica collegato attraverso un ponte a Procida. La Vivara è stata dichiarata sito di importanza comunitaria e riserva naturale statale, ma rappresenta un simbolo della scarsa importanza che nel passato fu data a questo tratto di Campania, difatti l’accesso all’isolotto è impossibile a causa delle pessime condizioni del ponte. Un territorio a tratti aspro, quello di Procida. Ne sono un esempio lampante i numerosi punti rocciosi che circondano la costa. Alcuni sono difficilmente raggiungibili, come le rocce del Carbonchio, altre sono meno impervie, ad esempio le rocce del Faro o quelle di Punta Pizzaco. Raggiungerle è sempre un ambito traguardo anche perché il premio in palio è uno spettacolo mozzafiato, soprattutto per gli amanti della subacquea e del nuoto in genere che potranno tuffarsi in acque splendide. Nessuno rimarrà scontento, l’isola offre spiagge sabbiose adatte anche ai più piccini, la più idonea è la spiaggia della Chiaia dove il fondale è basso ed il vento soffia raramente. In molti sono rimasti incantati da Procida, ricordata come l’ultimo set del grande Massimo Troisi che qui girò il film “Il Postino” ed a lui, nel settembre 2010 è stata dedicata una piazzetta.

Raggiungere l’isola è piuttosto facile, una volta giunti a Napoli basterà prendere il traghetto o l’aliscafo con partenza dal Molo Beverello o da Pozzuoli, in diversi orari del giorno. Con il traghetto il viaggio dura circa 1 ora, mentre l’aliscafo impiega mezz’ora.


I commenti qui sono chiusi.